martedì 20 gennaio 2009
Sardegna da scoprire: arcipelaghi ed aree marine protette
La Sardegna ospita lungo le sue coste numerosi arcipelaghi ed aree marine protette di rara bellezza. Fra le più importanti segnaliamo l’arcipelago di La Maddalena, l’Asinara e l’isola di Tavolara.
L’Arcipelago di La Maddalena si trova nel nord est Sardegna e si affaccia sulla cittadina di Palau. Comprende sette isole maggiori che sono La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria e Razzoli. Si raggiunge agevolmente con un brevissimo tragitto in traghetto dal Porto di Palau.
Il Comune di La Maddalena, composto da poco più di 11.000 abitanti, si caratterizza per il bel centro storico di origine settecentesca. E’ gemellato con le città francesi di Ajaccio (in Corsica) e Nizza. Con la penultima condivide contaminazioni culturali che si manifestano soprattutto nella lingua (o dialetto) locale con evidenti influenze corse.
Ha ospitato per diversi anni una base militare americana ora totalmente dismessa e, forse anche per questo motivo, preserva intere zone completamente incontaminate e selvagge.
Tra le curiosità di rilievo storico va segnalato che l’isola di Caprera è stata lungamente residenza di Giuseppe Garibaldi, l’eroe italiano della riunificazione, che in questo isolotto vi ha costituito una dimora mai abbandonata fino agli ultimi giorni di vita. Ora la casa è stata trasformata in museo ed è visitabile per rivivere uno spaccato ancora intatto di vita ottocentesca e per conoscere meglio il principale personaggio storico del risorgimento italiano nella sua veste privata.
Altra curiosità da segnalare è che sulla spiaggia rosa nell’isola di Budelli il registra Michelangelo Antonioni vi ha girato il celeberrimo film Il Deserto Rosso.
L’isola dell’Asinara si trova invece nella parte nord occidentale ed appartiene al comune di Porto Torres. Un piccolo e stretto canale la separa dalla punta Falcone.
La storia di questo piccolo angolo di Sardegna, iniziata sin dal periodo neolitico come testimoniano alcuni resti, è proseguita con numerose dominazioni finchè nel 1885 divenne colonia penale agricola.
Dal 1885 sino al 1999 è rimasta totalmente chiusa al pubblico e dagli anni sessanta sino alla riapertura come parco nazionale ed area protetta, ha ospitato un carcere di massima sicurezza nel quale sono stati confinati brigatisti rossi come Raffaele Cutolo e mafiosi come Salvatore Riina.
Si presenta oggi come una delle più belle zone di Sardegna per essere ancora totalmente incontaminata grazie alla sua prolungata inaccessibilità.
Tra le cose curiose da segnalare vi è l’origine del suo nome, derivato dalla presenza degli asinelli albini che vivono allo stato brado e rappresentano un sicuro richiamo per i turisti.
L’arcipelago dell’isola di Tavolara si trova invece vicino ad Olbia e si compone di tre piccole isole. Tavolara, la più grande nonché la principale, Molara e Molarotto. Fa parte del parco marino protetto di Tavolara e Capo Coda Cavallo che è considerato uno dei più bei tratti di costa di tutto il mar Mediterraneo.
Proprio l’isola di Tavolara è stata protagonista di una storia ottocentesca affascinante e per certi versi ancora misteriosa. Fu la dimora di un personaggio ligure, tal Giuseppe Bertoleoni, giunto in Sardegna con la famiglia alla fine del 700 e che si stabilii sull’isola, a quel tempo disabitata, autoproclamandosi sovrano del Regno di Tavolara nei primi anni dell’800.
Si è venuto a costituire negli anni e con i discendenti del primo sovrano, un micro regno che nel massimo momento di splendore ha raggiunto 55 abitanti e che ha persino ricevuto il riconoscimento ufficiale della Regina d’Inghilterra che inviò degli emissari alla fine dell’ottocento a fotografare i regnanti. Tale foto è ancora oggi conservata nella collezione reale di Buckingham Palace.
La piccola isola riannessa nel ‘900 al territorio italiano, senza peraltro atti ufficiali, ospita i i lontani discendenti del primo regnante che gestiscono gli unici due ristoranti presenti e un servizio di collegamento via mare con la terra ferma.
Visitare le tre aree marine protette è possibile grazie alla ricettività alberghiera ed extra-alberghiera delle zone limitrofe che ha buoni standard qualitativi.
Nel caso dell’arcipelago di La Maddalena è possibile soggiornare nel comune omonimo. Negli altri casi Stintino ed Alghero sono le zone con maggiore concentrazione di strutture per visitare l’Asinara e le località comprese tra Olbia e San Teodoro quelle con maggiore ricettività per conoscere Tavolara.
Luca Frau
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