La Sardegna da sempre considerata meta turistica balneare per eccellenza grazie alle sue splendide coste ed al clima mite, è anche una meta culturale ed enogastronomica di rilievo.
Questo aspetto ancora poco considerato merita di essere scoperto grazie alle numerose attrazioni che vanno oltre una semplice vacanza mare. La storia millenaria e la posizione isolata al centro del Mediterraneo hanno permesso lo sviluppo di tradizioni culturali totalmente differenti da ogni altra isola o paese al mondo.
I numerosi siti archeologici di epoca nuragica testimoniano una storia molto ricca risalente al 3000 A.C., continuata con le dominazioni puniche, fenicie e romane. Le dominazioni di Pisa e della Spagna, la più recente storia del regno sardo piemontese hanno lasciato tracce di un passato affascinante da scoprire. La presenza di una lingua sarda (e non un dialetto), di culture autoctone e tradizioni artigianali che non possono essere paragonate a quelle di altre regioni o nazioni, sono ulteriori prove di quanto la Sardegna sia una meta culturale di grande fascino.
La grande tradizione eno-gastronomica di Sardegna è valorizzata da importanti vini e grandi materie prime del comparto agroalimentare che rendono le ricette tradizionali non riproducibili altrove. La produzione vitivinicola si basa sia su vitigni autoctoni e non che qui hanno trovato il terreno ideale per una coltivazione di qualità. Piccole e medie cantine hanno appreso negli anni a saper valorizzare le straordinarie uve realizzando piccoli capolavori del gusto pluripremiati nelle manifestazioni enologiche più importanti. Vini rossi e bianchi di straordinaria personalità che nulla hanno da invidiare alle produzioni piemontesi e toscane, rosati facilmente abbinabili a numerosi piatti, vini da meditazione ottenuti dalla sovvramaturazione delle uve e spumanti metodo classico di gran livello, sono il fiore all'occhiello di una produzione in continua evoluzione.
La gastronomia legata al mare offre materie prime dallo straordinario gusto quali il tonno di Carloforte, le aragoste di Alghero, le ostriche di Olbia, le cozze di Arborea, i ricci di mare, i pesci di allevamento e di pescato. I formaggi di capra e pecora, i preziosi olii extra-vergini di oliva, lo zafferano (chiamato l’oro di Sardegna), le carni e le verdure prodotte con metodi naturali dimostrano quanto i sardi abbiano a cuore i cibi di qualità. La regola base della cucina sarda è la semplicità: le materie prime di alta qualità non richiedono preparazioni e condimenti complicati.
La ricettività alberghiera ed extra alberghiera migliora sensibilmente la qualità anche nelle zone interne, aspetto questo che permette l'organizzazione di tour culturali ed enogastromici con soste nelle zone centrali della Sardegna. L'importante è affidarsi alla serietà degli operatori turistici sul posto realmente in grado di offrire servizi qualitativamente di livello e una consulenza a "tutto tondo" sui percorsi da seguire.
Luca Frau
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